Lambretta Stoy
   

 

Le prime modifiche tecniche estetiche.

Ad un solo anno di distanza dal suo ingresso nel mercato, laLambretta ricevette importanti modifiche, fra le quali un molleggio sulla ruota posteriore, prima rigido, ma in sostanza non si discostò tanto dalla prima versione A. Nel '48 nel mercato fà il suo ingresso la 125 B contraddistinta da una ricca colorazione metallizzata, ma perdendo la raffinatezza del primo modello. Infatti i cavi di comando freno non erano più interni nel grande manubrio a corna di bue e anche il pulsante di lampeggio dell'abbagliante non c'era più. Soluzione questa molto originale e anacronistica, infatti saranno solo negli anni '70 le moto giapponesi a riportarla in grande voga sulle loro potenti moto. Le prime due Lambretta con il loro grande parafango alla ruota anteriore, con funzione di forcella, e il sistema di molleggio basato su silent-block riportava alla memoria le ruotine carenate dei carrelli degli aerei. Questo particolare era comune anche in un altro grande scooter italiano come la Vespa, motivo di quella conformazione è presto spiegato dal fatto che entrambi gli scooter vennero progettati e disegnati da degli ingegneri aeronautici, Torre e d'Ascanio.

 

Sito di proprietà di Angelo Uda (Piega73)

Ultimo aggiornamento: 12-03-05

I modelli:
125m (A)
125 B
125 C - Lc
125 - 150 D Ld

125 E 125 F

Tv 175 Mk1
Li 125-150 Mk1

Tv 175 Mk2

Li 125-150 Mk2
Li 125-150 Mk3
Tv 175-200 Mk3
Special 150-125 X Special 150
Special X 200
DL 125-150-200
J 50-100-125
De Luxe 50 Special 50
Lui 50 - 75
La Fabbrica